Percosse e violenze fisiche, pedinamenti, irruzioni in casa con conseguenti aggressioni, messaggi volgari sul telefonino. Era diventato un incubo quell’uomo con cui aveva avuto una relazione che però era terminata ad ottobre, Lei una giovane rumena, lui italiano. Finché ieri la donna non ne ha potuto più, ed all’ennesima aggressione ha chiamato i Carabinieri che martedì 6 novembre hanno arrestato l’ex fidanzato.
Dalla fine del loro rapporto, ai primi di ottobre, l’uomo, 43 anni, aveva iniziato a perseguitare l’ex compagna rumena, accusandola di averlo tradito. Per questa ragione, la donna subiva continui atti persecutori, appostamenti ed irruzioni nella propria abitazione, messaggi e chiamate a qualsiasi ora del giorno e della notte, percosse e violenze fisiche, che l’avevano costretta a cambiare la serratura della porta di casa ed a modificare le proprie abitudini di vita.
Martedì a porre fine a quella che poteva trasformarsi nell’esima tragedia, sono stati i carabinieri del Nucleo operativo di Verona che, dopo l’ennesima chiamata di intervento al 112 per una lite, hanno arrestato l’uomo, già pregiudicato.
All’arrivo dell’equipaggio la donna era sola in casa in evidente stato di shock, ansia e lacrime. Dopo aver raccontato i fatti ai militari intervenuti, la vittima si è decisa a farsi visitare per poi sporgere denuncia querela in caserma: ma è in quel momento che è accaduto l’imprevedibile. Non appena la donna è uscita con la sua auto dal cortile, i carabinieri hanno scorto una Fiat Punto che si metteva a seguire la vettura della donna. A quel punto i carabinieri sono intervenuti, fermando l’auto sospetta e scoprendo che alla guida vi era proprio lo “stalker” italiano. In caserma la donna ha poi denunciato i fatti, raccontando tutte le persecuzioni subite nell’ultimo mese. Al termine degli atti di rito l’italiano è stato arrestato in flagranza di reato per stalking: ieri la direttissima ha convalidato l’arresto e disposto la misura degli arresti domiciliari per l’uomo, fino a febbraio.