Al culmine di un litigio, ha picchiato violentemente la fidanzata con calci e pugni, causandole lesioni giudicate guaribili in 30 giorni e poi l’ha rinchiusa in casa mentre lui andava a comprare cocaina. È quanto accaduto venerdì scorso verso le 16 a Verona.
A dare l’allarme è stata la giovane 33enne che ha contattato il 113, chiedendo l’intervento degli agenti delle Volanti. Giunti immediatamente sul posto, gli operatori hanno subito individuato la richiedente che dal balcone di casa gridava disperatamente, chiedendo di essere aiutata. Mentre i poliziotti prestavano soccorso alla ragazza, è rientrato in casa il fidanzato, che alla vista degli agenti ha ammesso ogni addebito, facendo così scattare l’arresto per sequestro di persona e lesioni del 33enne veronese, S.A., già gravato da diversi precedenti per reati contro la persone e noto alle forze dell’ordine per l’indole violenta. Lo scorso giugno, infatti, la giovane aveva richiesto l’intervento degli agenti dopo essere stata violentemente picchiata dal compagno con calci e pugni e colpita con un manganello in metallo in varie parti del corpo, riportando ferite giudicate guaribili in 30 giorni.
Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato condotto nella casa circondariale di Montorio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Questa mattina il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e il divieto di avvicinamento alla persona offesa.