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2 Giugno 2023
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Verona, presentato il progetto industriale della fusione Agsm-Aim-A2A: investimenti per 900 milioni in 5 anni

Investimenti per 900 milioni in cinque anni. La realizzazione a Corteolona (Pavia) di un termovalorizzatore che permetterà la chiusura del ciclo dei rifiuti anche per il Triveneto. Sono i punti salienti del progetto industriale preliminare alla fusione tra le municipalizzate Agsm Verona ed Aim Vicenza con il megagruppo milanese A2A, quotata in borsa e in lizza con l’altra holding dei rifiuti e dell’energia, la bolognese Hera, per il controllo del settore nel Nord Est d’Italia. Un piano presentato oggi nei dettagli ai sindaci di Verona, Federico Sboarina, e di Vicenza, Francesco Rucco, e destinato a dar vita ad una nuova multiutility leader nel Triveneto.

Il vertice, presenti i presidenti di Agsm, Daniele Finocchiaro, e di Aim, Gianfranco Vivian, apre ora all’atteso confronto pubblico e politico con i portatori di interesse e contemporaneamente ad una verifica di mercato. Sul fronte politico, infatti, soprattutto a Verona, si sono sollevati nelle scorse settimane non pochi distinguo all’interno della stessa maggioranza del sindaco Sboarina, con Lega e Fratelli d’Italia che non più di 15 giorni fa hanno stoppato il consiglio d’amministrazione di Agsm che doveva proprio esaminare questo piano.

Quella di oggi punta quindi ad essere una nuova accelerazione da parte dei due sindaci di Verona e Vicenza, e soprattutto di A2A che ha in scadenza gli attuali vertici, su questo progetto. Un piano che sarà alla fine sottoposto ad approvazione da parte dei rispettivi consigli di amministrazione di Agsm e Aim, e successivamente all’ok definitivo nei consigli comunali di Verona e Vicenza.

«L’operazione messa a punto da Agsm e Aim consentirà di assicurare alla nuova realtà un significativo rafforzamento industriale, il mantenimento di una solida maggioranza in mano pubblica in capo ai comuni di Verona e Vicenza con importanti ricadute sui territori in termini di maggiori investimenti, incremento dell’occupazione e generazione di crescenti dividendi a beneficio della comunità – sta scritto nel comunicato delle due muncipalizzate -. Il rafforzamento industriale previsto per la nuova realtà consentirà la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’incremento della capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili e lo sviluppo di progetti, soluzioni e infrastrutture smart, a servizio delle città e della loro attrattività.

 

«La chiusura del ciclo dei rifiuti, che permetterà di mantenere invariate le tariffe per i cittadini e consentirà di dare una concreta risposta alla sfida ambientale, avverrà in seguito all’apporto della nuova realtà del Centro Integrato di Corteolona che comprende un impianto di termovalorizzazione e altri impianti di trattamento dei rifiuti. In particolare, il termovalorizzatore, la cui costruzione del nuovo impianto a griglia in sostituzione dell’attuale è già stata autorizzata, rappresenterà una realtà di nuova concezione tra i più innovativi sistemi impiantistici del Paese, dotato di una importante capacità di smaltimento in grado di risolvere definitivamente ogni fabbisogno attuale e prospettico di trattamento per i territori serviti oggi da Agsm ed Aim e domani dalla aggregazione – continua il comunicato -. La nuova realtà avrà inoltre una forte impronta green, grazie a un importante salto dimensionale nella capacità di generazione da fonti rinnovabili che vedrà – in seguito all’apporto del Nucleo idroelettrico del Friuli composto dalle centrali di Ampezzo e Somplago – il sostanziale raddoppio della capacità di generazione oggi installata da AGSM ed AIM e la crescita della componente green fino al 65% del mix (rispetto a circa il 40% oggi). La nuova realtà si porrà così come uno dei leader di riferimento nel più ampio processo di transizione energetica in corso a livello europeo».

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