Le manette per lui sono scattate ieri sera, quando i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Verona, con il supporto dei militari del Comando Provinciale, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Verona, Giuliana Franciosi, su richiesta del sostituto procuratore Giulia Labia, sulla scorta delle risultanze investigative acquisite dal Reparto speciale, nei confronti del legale rappresentante di una società di ristorazione di Verona, perché ritenuto responsabile di evasione fiscale e contributiva, violenza privata, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, utilizzazione illecita e fraudolenta di manodopera, nonché reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il ristoratore, con minacce di licenziamento ed approfittando dello stato di bisogno dei propri dipendenti (stranieri e giovani studenti universitari), li costringeva a lavorare con orari e turni particolarmente gravosi, senza garantire loro i diritti garantiti, e traendo il massimo profitto dalle cospicue ore lavorative prestate “in nero” e sottopagate.
Inoltra, Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, anche in collaborazione con personale del Nucleo Investigazioni Digitali dell’Agenzia delle Entrate di Venezia, riuscivano a documentare un’evasione fiscale, dal 2005 al 2012, per circa 3milioni di euro.