È stato indetto oggi e si terrà venerdì 27 marzo all’Istituto anziani di Verona uno sciopero simbolico di 2 minuti del personale della casa di riposo per protestare contro la situazione in cui stanno lavorando gli operatori dell’istituto che conta 500 dipendenti e 600 ospiti.
«Scioperiamo simbolicamente per la sicurezza di tutti gli operatori. Dopo un mese dall’inizio dell’emergenza per rischio di contagio da Covid-19, ancora all’Istituto assistenza anziani di Verona gli operatori lavorano senza mascherina chirurgica. Sono in dotazione al personale varie tipologie di mascherina fai da te che vanno da quella confezionata dalle sarte con tessuto donato e con elastici cambrettati a quelle all’uncinetto, frutto di tanta buona volontà – sottolineano Sonia Toesco della Fp-Cgil, Nicola Cavedini della Csa e Patrizia Zamboni delle Rappresentanze sindacali unitarie dell’ospizio -. Ancora oggi nell’ente, illuminati responsabili, stanno chiedendo al personale di togliere le mascherine acquistate personalmente per non impressionare gli ospiti. Una vergogna che sarà denunciata alle autorità competenti in quanto trattasi di violazione alla normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori – dicono i sindacalisti -. Non solo non viene rispettato l’obbligo di fornire le mascherine chirurgiche ai dipendenti che, in alternativa, dovrebbero mantenere la distanza di 1 metro ma le organizzazioni sindacali non vengono convocate nemmeno in videoconferenza, la formazione non viene fatta, non si rendono trasparenti i dati
su positivi e i casi in isolamento e si va in televisione a dire che va tutto bene. Che sono in arrivo le mascherine della Protezione civile, che non sono a norma e non servono per proteggere i lavoratori e gli ospiti dal rischio di contagio. I lavoratori, nel frattempo, si sono ordinati e pagati le mascherine su Internet. Già arrivate e in uso da tre giorni».