La festa per i 150 anni della Polizia municipale diventa l’ennesimo motivo di scontro tra Comune e sindacati autonomi degli agenti. Da una parte, infatti, i sindacati autonomi hanno indetto uno sciopero proprio per questa data, dall’altra l’amministrazione comunale che ha spostato di un giorno lo sciopero «al fine di salvaguardare sia l’importante ricorrenza sia i diritto dei lavoratori di essere informati sulle iniziative delle organizzazioni sindacali».
Una decisione che non è andata già alle sigle autonome: «Domani ricorre il 150° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia municipale di Verona, ma l’amministrazione comunale veronese per aggirare lo sciopero indetto per la giornata ha spostato le celebrazioni di un giorno – accusano i sindacalisti Nicola Cavedini (CSA) e Daniele Todesco (CUB) -. Abbiamo scelto di mantenere comunque lo sciopero come segnale anche simbolico alla città, chiedendo ad un gruppetto di lavoratori di rappresentare domani anche gli altri colleghi ad un presidio che si terrà davanti a Palazzo Barbieri».
È un braccio di ferro che va avanti da mesi quello tra i vigili, in particolare quelli iscirtti ai sindacati autonomi Csa e Cub, e l’amministrazione del sindaco Flavio Tosi. «Il 150° anniversario è un’occasione importante e per l’ennesima volta è stata ridotta ad una parata vuota e contraddittoria che ha estromesso i lavoratori e le lavoratrici riducendoli al ruolo di comparse – concludono i sindacati -. Ma la festa è prima di tutti degli uomini e donne che quotidianamente svolgono un servizio alla città. E le organizzazioni sindacali.nell’assemblea del 7 ottobre intendono festeggiare e celebrare quella ricorrenza. Che altri si sbrodolino da soli».