È stato siglato l’integrativo all’Istituto assistenza anziani dopo anni di duro confronto con la precedente direzione. Tanto che i sindacati hanno dichiarato: «È passata la “nuttata”».
«Grazie alla buona volontà della nuova presidenza e del consiglio di amministrazione nel riprendere il dialogo con la controparte sindacale, all’Istituto Assistenza Anziani (Iaa) di Verona è stato possibile siglare il contratto integrativo aziendale per il 2022 e gettare le basi anche per il rinnovo 2023. Questo passo in avanti, unitamente alla definitiva chiusura dell’immane e grottesco contenzioso aperto dalla precedente direzione, avvenuta due settimane fa davanti al Tribunale di Verona con reciproca soddisfazione delle parti e applauso finale da parte dei lavoratori, rappresentano una svolta, speriamo definitiva, rispetto alla passata gestione caratterizzata da un minimo storico (zero assoluto) nelle relazioni sindacali e da una gestione assolutamente deficitaria sia sotto l’aspetto della organizzazione del lavoro che dei risultati economici», spiegano Antonio De Pasquale per Fp Cgil Verona e Nicola Cavedini per Csa.
«Come Fp-Cgil e Csa – dicono i sindacalisti – esprimiamo soddisfazione, e a ragion veduta possiamo dirci fiduciosi per il prossimo futuro. C’è ancora molta strada da fare sulla via del rilancio dell’ente, poiché il fardello di caos organizzativo e amministrativo ereditato resta molto pesante. Tuttavia l’atteggiamento positivo e proattivo dell’azienda davanti all’intelligente mediazione del giudice che ha consentito di chiudere centinaia di posizioni aperte dal precedente assurdo contenzioso, e la predisposizione a riconoscere e valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori in sede di contrattazione decentrata, rappresentano segnali di svolta importanti e attesi, che potranno dare la spinta anche al rilancio dell’immagine pubblica dell’ente di cui oggi più che mai c’è assoluto bisogno».
Del milione e 256 mila euro del fondo per la contrattazione integrativa sono stati distribuiti ai lavoratori 440 mila euro a riconoscimento della produttività individuale per un ammontare di circa 900 euro a testa. Positiva anche la decisione di proseguire sulla strada del riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali (gli scatti di anzianità dei lavoratori e delle lavoratrici).