Nelle ultime settimane ai Carabinieri erano pervenute parecchie segnalazioni al Comando Carabinieri relative a episodi di spaccio di sostanze stupefacenti nelle ore serali lungo la pista ciclabile che da corso Milano porta al Chievo. Ieri sera i carabinieri del radiomobile di Verona hanno predisposto un servizio di pattugliamento e, verso le ore 21,15, nel percorrere via Galvani, la pattuglia notava due cittadini magrebini che camminavano lungo la pista ciclabile, in un tratto in cui la strada collega i due ponti del canale Camuzzoni senza vie di fuga laterali. I due, alla vista della pattuglia, si sono dati alla fuga verso l’altra uscita posta a circa 200 metri di distanza.
Immediatamente, un militare li ha inseguiti a piedi, mentre l’altro ha imboccato la pista ciclabile con l’auto di servizio, allertando nel frattempo l’altra pattuglia presente sul territorio che subito andava a bloccare l’altra via d’uscita. Durante la fuga i due lanciavano qualcosa nel cestino dei rifiuti, per poi finire nelle mani dei Carabinieri che li hanno aspettati all’altra uscita. Il militare che li seguiva ha controllato nel cestino dei rifiuti, rinvenendo un involucro in cellophane contenente della presunta sostanza stupefacente tipo “cocaina” , risultata poi essere del peso di 2,9 grammi lordi. I due avevano inoltre addosso 125 euro probabilmente proventi di spaccio, essendo disoccupati, e quattro cellulari. I carabinieri arrestavano il tunisino classe 85 e l’algerino classe 75 per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e li portavano in caserma, dove emergevano a loro carico numerosi altri precedenti penali per gli stessi reati.