È stato arrestato ieri Gian Alberto Papale detto “Bibi”, imprenditore veronese di 51 anni che era già stato arrestato in passato per concorso in omicidio (rimase in carcere 6 anni). Stavolta le accuse per cui è stato arrestato dagli agenti della Questura di Verona sono di estorsioni plurime, lesioni, rapina, porto di arma da fuoco e violenza privata.
Secondo la ricostruzione della Polizia, tutto è partito da una denuncia, nel 2018, sporta da due giovani pasticcieri veronesi che lavorano in centro storico per continue aggressioni e soprusi, da parte del 51enne, che li obbligava a consegnargli denaro dopo che aveva convinto entrambi a mettersi “in affari” con lui. Il primo imprenditore ha accusato Papale di essere stato aggredito perché non riusciva a pagare i debiti per un locale in affitto che gli era stato concesso dal 51enne che, oltre a minacciarlo una volta con la pistola, lo costrinse a consegnarli un Rolex come pegno.
Il secondo ha denunciato ha detto di essere stato aggredito in casa nel 2017 con Papale che lo minacciò di far intervenire “suoi amici criminali” se non avesse ubbidito alle sue disposizioni, anche lavorando dalle 7,30 alle 24.