
In occasione dell’anniversario dei cinquecento anni della Riforma avviata da Lutero, la Fondazione Centro Studi Campostrini ripropone il ciclo di incontri “Religio” dal titolo “Un’unità ricomposta?”.
Gli incontri coordinati da Pier Angelo Carozzi, docente di Storia delle religioni all’Università degli Studi di Verona, con l’ausilio di tre noti esperti del tema, cercheranno di offrire una ricostruzione storica di alcuni aspetti di quel periodo che ancora oggi non cessa di riflettersi sulla nostra società. Gli appuntamenti a ingresso libero si terranno in via Santa Maria in Organo, 2, a Verona, alle 21.
Si parte mercoledì 3 maggio con Lucia Felici, docente di Storia moderna all’Università di Firenze che parlerà di “Le prime istanze di riforma in Italia”; mercoledì 10 maggio Paolo Ricca, teologo italiano che ha insegnato storia della Chiesa alla facoltà valdese di Teologia, spiegherà “Il ruolo della riforma valdese nella grande Riforma del Cinquecento”; mercoledì 17 maggio Angelo Maffeis, docente di Introduzione alla teologia all’Università Cattolica di Milano, relazionerà su “L’ermeneutica teologica tra Riforma e Controriforma”; mercoledì 24 maggio Pier Angelo Carozzi chiuderà il ciclo con l’appuntamento dal titolo “L’arte tra Riforma e Controriforma”.
La Riforma protestante del Sedicesimo secolo ebbe luogo in un’età ricca di rivolgimenti, in cui parecchi movimenti vennero a svilupparsi simultaneamente. Il Rinascimento rivolse l’interesse degli uomini dal cielo alla terra, mentre le scoperte geografiche ampliarono gli orizzonti del mondo conosciuto. Contemporaneamente l’affermarsi delle monarchie nazionali indebolì il Sacro Romano Impero e minò la teocrazia papale. Intanto il sistema corporativo delle “Arti” medievali veniva disgregato dall’individualismo economico del capitalismo emergente. In mezzo a tutto questo fermento, ecco che la Riforma venne ad infrangere la struttura monolitica della Chiesa.