
È stata scoperta oggi la targa che ricorda il sacrificio per la Patria del carabiniere Giovanni Battista Vivaldi, morto a 43 anni, nel novembre del 1944 fucilato dai nazifascisti al Bastione Campo Marzo. E lì, questa mattina, è stata posta ed inaugurata dal sindaco Federico Sboarina, assieme al viceprefetto aggiunto Giulia Calabrese, al comandante provinciale dei Carabinieri Ettore Bramato e ad Evita Zanotti, assessore al Turismo del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, paese in cui Vivaldi nacque il 23 febbraio 1901, la targa che lo ricorda.
Alla cerimonia erano presenti i figli Flora e Remigio, ma anche Ariella, che quando perse il papà aveva solo 8 mesi. A portare i saluti della famiglia, la giovane pronipote Francesca Sordina. Vivaldi, dopo l’8 settembre, fedele alla Patria e all’Arma, si era rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò e si unì ai partigiani che combattevano sui monti sopra Verona. Sceso per vedere la figliola appena nata, venne tradito da qualche spia e catturato. Torturato nel carcere degli Scalzi, venne quindi fucilato dai nazifasciti.