«Mi permetto di dare un consiglio al Sindaco, al Prefetto e al Questore di Verona: ai partecipanti alla imbarazzante manifestazione negazionista che dovrebbe tenersi in piazza Bra domani, venerdì 13 novembre, sia fatta firmare preventivamente una “liberatoria” affinché rinuncino al posto in ospedale se verranno colti dal Covid».
Lo chiede Mao Valpiana, storico esponente del Movimento Nonviolento di Verona riguardo alla manifestazione dei cosiddetti gilet arancione e di Forza Nuova annunciata per venerdì dalle 18 in piazza Bra a Verona.
«Chiedo che a chi parteciperà a quest’assurda adunata venga fatta firmare una liberatoria di questo tenore – scrive Valpiana a sindaco, questore e prefetto -. Io che penso di vivere sotto una dittatura sanitaria; che considero Covid-19 come una leggera influenza; che penso che il nemico sia il governo e non il virus; che mi considero vittima di un complotto; dichiaro che in caso di contagio non voglio essere curato dal servizio sanitario nazionale; libero i medici del sistema pubblico dall’obbligo di prendermi in carico; lascio libero per altri il posto di terapia intensiva; eventualmente mi rivolgerò ad un medico privato a mie spese».
«Una volta sottoscritta questa dichiarazione e quindi individuati personalmente – conclude Valpiana – siano lasciati manifestare, in forma statica, come le regole attuali prescrivono. Diversamente, siano multati e dispersi. La nostra città, con due presìdi di Pronto Soccorso già in affanno, non ha bisogno di pagliacciate guidate da un improbabile generale in pensione che veste ridicole giacche arancioni».