Giardini, pezzi di Lungadige e piazzette solitamente luogo di ritrovo per giovani off limits. Il senso unico nei fine settimana su via Cappello e via Mazzini, le arterie pedonali del cuore di Verona. Il divieto di stazionare sulla scalinata del palazzo della Gran Guardia in piazza Bra. Intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine in piazza Erbe, da sempre il centro della movida scaligera.
Sono alcune delle misure anti Covid che scatteranno da domani nella città di Giulietta e Romeo. Contenute nell’ordinanza firmata oggi del sindaco Federico Sboarina, che mette nero su bianco le cosiddette “Zone rosse” e le aree “controllo dinamico” il cui elenco è stato stilato ieri nel tavolo tecnico “virtuale”, costituito martedì dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Donato Cafagna sempre in video conferenza.
«Stiamo terminando il brogliaccio con l’elenco delle aree da controllare, delle “zone rosse” e delle aree sensibili da sottoporre a quel che è stato definito “controllo dinamico” da parte delle forze dell’ordine e degli agenti della Polizia Municipale. Il tutto per scongiurare gli affollamenti che anche nel centro città, in particolare nei luoghi della movida veronese come piazza Erbe, si erano visti negli scorsi weekend – ha fatto sapere ieri il primo cittadino Veronese -. L’ordinanza la firmerò domattina. L’obiettivo dell’amministrazione è di essere pronti già per questo fine settimana per evitare gli assembramenti che anche sabato e domenica scorsi abbiano visto in alcune zone della città. Teniamo però presente che il nuovo Decreto del presidente del Consiglio prevede che dalle 18 non si possa più consumare bevande fuori dai locali, e quindi anche questo credo servirà già di per sé a limitare gli assembramenti».
«Quello di questo weekend sarà una specie di test – continua Sboarina -. Se le cose funzioneranno si continuerà così, per il bene di tutti. Se, invece, i dati dei contagiati continueranno a salire e se dal Comitato scientifico dell’Ulss 9, con cui sono sempre in contatto, mi arriveranno ulteriori indicazioni, sono pronto ad altre misure. Come ad estendere le “zone rosse” ora limitate a piccole piazze e giardini, a intere vie dove allora potranno entrare solo residenti ed operatori che lì abbiano l’attività. Ma speriamo di non dover arrivare a questo».
Intanto, ieri è calato definitivamente il sipario sui Mercatini di Natale in centro storico a Verona. Dopo 13 anni di attività, gli organizzatori hanno avvisato il sindaco Sboarina e l’assessore al commercio, Nicolò Zavarise, e quindi hanno postato la notizia sulle pagine social della manifestazione. «È stata una decisione sofferta ma meglio una scelta definitiva che un’agonia lenta – scrive Luciano Corsi, presidente del Comitato per Verona che dal 2008 organizza la manifestazione -. La situazione attuale non permette l’organizzazione di questo tipo di eventi. Il Dpcm non li vieta in assoluto ma gestire l’afflusso di persone sarebbe stato un onere davvero troppo impegnativo».
Massimo Rossignati