
«Veronafiere è sempre stata un esempio di attenzione per la Cina, di dinamismo imprenditoriale, di creatività e di qualità”. Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Sequi, inaugurando oggi a Shanghai la sede operativa permanente dell’ente che gestisce la Fiera di Verona.
Veronafiere rafforza così la propria presenza in favore di brand strategici della filiera Italia: vino, marmo e construction, agritech sono gli asset in portfolio dalla Spa veronese che ora intende presidiare in pianta stabile anche il Paese del Dragone. La sede è stata aperta nel distretto business di Xuhui (Changle Road, 989) a Shanghai.
«L’obiettivo – ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: – è favorire il business attraverso un’azione e una presenza assidue e costanti. Questa apertura coincide con la ricorrenza dei 120 anni dalla nascita della Fiera, la prima in Italia per organizzazione diretta delle manifestazioni, e i 20 anni di presenza qui in Cina. Vogliamo che gli uffici che apriamo oggi siano un ulteriore strumento per l’internazionalizzazione, a disposizione non solo di Veronafiere ma anche dei nostri imprenditori e delle istituzioni. Sono oltre 5 mila gli operatori cinesi presenti a Marmomac, Vinitaly e Fieragricola in un percorso di internazionalizzazione multipolare».