
Rilanciare “Eurocarne”, la fiera biennale dedicata all’allevamento, alla macellazione, alla produzione e proposta di carni bovine, equine, avicole, per dare una svolta ad un settore che, seppur in crisi negli ultimi anni, vale 30 miliardi di fatturato in Italia. Con il Paese che importa il 49% della carne che consuma.
È la scommessa della nuova “Eurocarne”, rassegna che si terrà dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 a VeronaFiere all’interno della storica Fieragricola. Una scommessa presentata oggi a Isola della Scala, in una delle più importanti ed innovative “stalle” italiane di allevamento di bovini da carne: l’azienda agricola “La Torre” guidata da Riccardo Artegiani.
«Fieragricola fa 120 anni nel 2018 ed in quest’anniversario intendiamo rinnovare la rassegna Eurocane facendone un’esposizione che punta a promuovere la filiera corta della carne italiana, dall’allevamento alla produzione, alla commercializzazione – ha esordito Claudio Valente, vicepresidente di “VeronaFiere”, presidente provinciale di Coldiretti e allevatore lui stesso in quel di Roverchiara -. Eurocarne, che era diventata una fiera di macchinari per la lavorazione delle carni, aspetto importante e che rimane, sarà però sviluppata ora anche nella valorizzazione della filiera corta della carne italiana, veneta e veronese. In questa globalizzazione che non si può fermare ma si deve governare, dobbiamo valorizzare i nostri prodotti. Verona rappresenta il 50% dell’agricoltura veneta e quindi ha questo ruolo di capofila. Non possiamo lasciate il pallino in mano a chi vuole sotterrare un settore che vale 30 miliardi in Italia, un patrimonio di allevamento con secoli di lavoro e sacrifici alle spalle».