Sciopero venerdì alla “Pres Metal Spa” di Veronella indetto dalla Fiom per la situazione di crisi dell’azienda controllata dalla Sime di Legnago. In ballo 50 posti di lavoro.
«La situazione economica ed industriale in cui versano più di 50 addetti, fra lavoratici e lavoratori della “Pres Metal Spa” di Veronella è molto preoccupante. L’azienda è nata nel 1980, all’interno di una strategia di verticalizzazione industriale della società capogruppo “Fonderie Sime Spa” di Legnago, è specializzata nella trasformazione della lamiera sottile – spiega Luca Zuccolotto, sindacalista della Fiom Cgil -. A fine settembre dello scorso anno, l’azienda disdetta in modo unilaterale tutta la contrattazione integrativa esistente da oltre 20 anni, il che comporta per le maestranze una perdita annua di oltre 2.500 euro, come accaduto nel 2015 per i dipendenti della Fonderie di san Giovanni Lupatoto e per quelli dello stabilimento di Legnago».
«Anche in Pres Metal nel 2015, 1.300 euro di retribuzione, furono trasformati da Premio consolidato (fisso) a premio di risultato variabile, con parametri che non hanno mai fatto raggiungere nessun risultato economico ai dipendenti. Questa decisione era stata condivisa per far fronte alla crisi produttiva ed economica, con l’impegno della proprietà ad investire sul processo e sui macchinari, cosa avvenuta solo in parte, in modo spesso sbagliato e comunque non incisivo per ripresa produttiva – accusa la Fiom -. Quindi stessa ricetta di qualche anno fa: si tagliano salario e diritti per compensare le perdite di mercato. Una perdita salariale in 5 anni per lavoratore pari a circa 3.800 euro e questa è stata l’unica soluzione che chi rappresenta la proprietà ha saputo mettere in campo. Sono stati fatti diversi incontri per trovare soluzioni che evitassero tutto questo, ma dopo mesi e mesi nessuna soluzione dignitosa è stata raggiunta. Per questo, a sostegno della vertenza di queste lavoratrici e lavoratori la Fiom di Verona ha convocato l’assemblea generale dei delegati e delegate Fiom per venerdì 12 luglio alle 8 a Veronella, con presidio di fronte alla fabbrica, in viale Europa, in concomitanza con lo sciopero di 8 ore proclamato per quel giorno. Il rilancio economico e produttivo non passa attraverso il taglio di salario e diritti dei lavoratori ma da investimenti su prodotti e processi».