
La seconda grandinata che ha colpito la provincia di Verona domenica 5 maggio ha causato danni sia nella fascia di pianura e colline del Basso lago, sia in quella che va verso Est, da San Bonifacio a Tregnago e Soave fino al confine di Vicenza.
«La grandine è durata 15 minuti ma è stata fitta e ha colpito pesantemente le foglie dei frutteti – sottolinea Andrea Lavagnoli, presidente di Cia (Confederazione Agricoltori Italiani) Verona -. Il danno è stato soprattutto per i vigneti della zona del Lugana, dove sono stati colpiti anche i germogli, in crescita e ancora teneri. Il bilancio è ancora da tracciare, ma si presume che si possa arrivare a perdite fino al 50 per cento. È un altro brutto colpo per l’agricoltura veronese, colpita di nuovo a una settimana dalla grandinata che ha danneggiato le colture del Basso Veronese, dalla soia al mais al frumento. La stagione parte male e questo freddo non aiuta, perché blocca lo sviluppo vegetativo delle piante e ritarda la maturazione dei frutti».