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30 Maggio 2023
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Vitivinicoltura, progetto di ricerca e salvaguardia della risorsa idrica della Doc del Merlara

Le vigne, il suolo, il clima, l’acqua. Questi gli elementi che sono alla base del progetto di ricerca “Risorsa” che vede coinvolti il Consorzio Tutela vino Doc Merlara in collaborazione con Cantina Colli Euganei, Conselve vigneti e cantine società cooperativa agricola ed il Consorzio padovano per la difesa.

Il progetto prevede l’installazione di centraline che hanno la funzione di raccogliere tutti quei dati fondamentali per l’impostazione di una difesa fitosanitaria a 360°, in particolare per la gestione della risorsa acquea, bene sempre più prezioso che negli ultimi anni ha subito sia momenti di mancanza che di abbondanza. Importante è, infatti, assicurare il massimo bilanciamento tra produttività, redditività e rispetto per l’ambiente.

Nel corso dell’anno 2019 sono stati raccolti numerosi dati da parte delle centraline installate che hanno permesso per la prima volta di creare un’accurata fotografia di un territorio con una straordinaria variabilità orografica, sia in termini di terreni che di approvvigionamento della risorsa acqua. Dati che, raffrontati con le serie storiche iniziate nel 2011 e il monitoraggio eseguito fino ad oggi, hanno permesso di costruire un quadro molto preciso del clima della Doc Merlara, dalle temperature all’umidità, dalle precipitazioni all’evatraspirazione potenziale delle vigne. Dati importantissimi per quelle che sono le decisioni che devono essere prese in vigneto, non solo in termini di trattamenti fitosanitari ma anche e soprattutto in chiave irrigazione, che è diventata ormai indispensabile per produzioni di qualità.

Ed è proprio sull’irrigazione che si è concentrato il progetto “Risorsa” calibrando le pratiche irrigue secondo i dati delle centraline, di sonde presenti nel suolo e del servizio di supporto alle decisioni per la viticoltura sostenibile, vite.net®, fornito dalla società Horta. Non sempre l’apporto d’acqua viene regolato in maniera corretta, portando a sprechi di acqua o sovra/sotto dosaggi. Le strategie testate nel progetto hanno permesso di fare interventi mirati quando necessario, permettendo durante tutta la fase vegetativa di mantenere l’acqua disponibile a un livello ideale. Questi interventi hanno consentito alle aziende che hanno aderito al progetto di ottimizzare al massimo il dispendio di energia, evitando nel contempo azioni di dilavamento delle sostanze nutritive, migliorando di fatto la qualità delle uve raccolte.

La Doc Merlara rappresenta oggi un sistema vitivinicolo di 885 ettari vitati, principalmente a Glera e Pinot Grigio, ma ricca anche di varietà autoctone che vengono valorizzate all’interno della denominazione, come il Marzemino e la Malvasia Istriana. La denominazione nel 2020 compie 20 anni e grazie ai progetti di ricerca che vengono portati avanti, è diventata modello di innovazione e sinergie tra operatori pubblici e privati.

«Riteniamo fondamentale per una viticoltura specializzata come la nostra, implementare tutti gli strumenti utili a consentire ai nostri viticoltori di lavorare nel pieno rispetto dell’ambiente che li circonda, senza dimenticarsi però del loro impegno – dice Luigino De Togni, presidente della DOC Merlara – per noi questi progetti significano lavorare meglio e ottimizzare le nostre risorse. Ora attendiamo la fine del progetto, nella speranza di essere un esempio per tutta la viticoltura veneta di sistema che unisce il rispetto per l’ambiente e la produttività».

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